Trittico Altare - Scena Destra

Fratello di Giovanni, chiamato da Gesù “figlio del tuono” per il suo zelo.

Evangelizzò la Spagna e fu il primo apostolo martire.
Simboli: bastone da pellegrino, zucca essiccata, conchiglia, libro, spada, stendardo.
Rappresentato in movimento, in cammino verso Gesù, con colori che richiamano il pellegrinaggio a Santiago.

Detto “gemello”, noto per il suo dubbio sulla Resurrezione.

Martirizzato in India, è patrono di molte professioni tecniche.
Simboli: lancia, squadra, bacchetta d’ulivo.
Raffigurato con mani protese verso il Tabernacolo, pronto a toccare le piaghe di Cristo.
La sua fede nasce dal dubbio e si esprime nella celebre professione: “Mio Dio, mio Signore”.

Esattore delle tasse convertito da Gesù, divenne Apostolo ed Evangelista.

Scrisse il Vangelo che porta il suo nome.
Simboli: libro (invece del rotolo), colori verde (speranza) e rosso (martirio).
Morì martire su un altare; il suo corpo è conservato nel Duomo di Salerno.

Chiamato anche “zelota”, con un passato da combattente.

Martirizzato in Persia o sotto Traiano.
Simboli: sega, rotolo a terra, mani elevate in preghiera.
Raffigurato con tunica bianca e mantello arancione, lo sguardo pieno di meraviglia.
La sua figura rappresenta la conversione profonda e la trasformazione operata da Dio.

Conosciuto come “l’Apostolo delle Genti”, fu il più grande missionario tra i pagani.

Convertito sulla via di Damasco dopo una visione di Cristo.
Non conobbe Gesù storicamente, ma lo riconobbe come Risorto.
Morì decapitato a Roma sotto Nerone.
Simboli: spada di legno (conversione), rotolo, messaggio di fede: “Crocifissi con Cristo viviamo da risorti”.

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Via Teano, 2

Napoli, 80145

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